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IL DIRETTORE SPORTIVO FA LE CARTE ALLA STAGIONE

21-08-2022 11:15

Così come ogni anno il punto del direttore tecnico Davide Cavinato apre la lunga sequenza delle news estive, anche in questa stagione tocca al direttore sportivo l’ultimo intervento prima dell’inizio dell’attività. Ed ecco che puntualmente Olympiavolley.com chiede a Gaetano Ingrosso di fare le carte all’anno che verrà, non senza aver gettato uno sguardo sulla stagione appena conclusa.
Direttore Ingrosso, vorremmo chiederle che anno è stato l’ultimo appena trascorso, ma crediamo di conoscere già la risposta. “Un’annata storica, senza se e senza ma – attacca Gaetano Ingrosso – Non trovo altre parole per descrivere la stagione che ci ha riportato in Serie B dopo diciotto anni, per la prima volta sul campo in tutta la storia di Olympia Volley, e per di più nell’anno del trentacinquesimo anniversario della sua fondazione. Direi che questo basta per definire l’annata trionfale, ma non c’è stato solo questo. La Prima Divisione è riuscita a salvarsi nonostante una stagione difficilissima e resa ancora più complicata dalla pandemia, e l’Under 18, nonostante le difficoltà causate manco a dirlo dalla pandemia e dagli infortuni ha sfiorato i play-off per l’Eccellenza e si è comunque ben comportata in generale. Il vero exploit però è venuto dal Volley S3. Il risultato conseguito da Samantha Greggio con il suo gruppo ha superato di gran lunga ogni speranza che noi avevamo quando abbiamo deciso di iscrivere la squadra, sia in termini tecnici che di coinvolgimento e interesse da parte delle miniatlete. Davvero un risultato fantastico, che nasce la scorsa stagione quando durante le restrizioni per la pandemia, l’abnegazione di questo gruppo di ragazzine, dei loro genitori e di tutto lo staff ha fatto sì che l’attività non si fermasse quando tutto invece suggeriva il contrario. Non c’è miglior dimostrazione del fatto che se si crede in qualcosa e si fa di tutto per raggiungere un obiettivo, alla fine si viene ripagati. Ora abbiamo in mano un capitale enorme che è nostro dovere non disperdere, ma, anzi, cercare di far crescere nel tempo.” Tutto questo nonostante la pandemia sembri un lontano ricordo, ma invece c’è stata e c’è ancora. “C’è stata, ha colpito duro anche quest’anno, ma eravamo sicuramente più preparati e siamo riusciti a contenere i danni, grazie a un pizzico di fortuna ma anche a tanto, tanto, tantissimo lavoro da parte nostra – continua il direttore sportivo – Dico questo perché, se è vero che l’igiene e la salubrità dei luoghi ha un ruolo fondamentale nel contenimento del rischio di contagi, uno studio della Provincia di Padova ha evidenziato come la palestra del Duca degli Abruzzi, di cui abbiamo in carico la gestione, sia il luogo più salubre tra tutti gli impianti di proprietà della Provincia stessa. Ora, è chiaro che la fortuna nella trasmissione dei contagi ha il suo peso come lo ha in tutte le cose della vita, ma questo attestato da parte dell’ente che ci ospita all’interno di uno dei suoi impianti ci rende quantomeno orgogliosi di quello che stiamo facendo. La speranza è che con l’arrivo della stagione invernale non si torni di nuovo indietro, ma, in ogni caso, quest’anno siamo ancora più preparati.” Sulla prossima stagione cosa possiamo dire? “Che ci aspetta un’annata in cui ci sono tutti i presupposti per fare ancora meglio della stagione scorsa – si sbilancia il direttore sportivo – La Prima Divisione, con una stagione intera alle spalle di lavoro insieme, ha una base su cui ripartire per poter far bene, contando anche su un allenatore di cui abbiamo la massima stima. L’Under 18 a sua volta è all’ultimo anno del suo ciclo giovanile, e con un po’ più di fortuna speriamo possa cogliere i risultati che per colpe non sue non ha potuto cogliere nelle ultime stagioni, sarebbe il giusto coronamento di un grande lavoro svolto da Davide Cavinato e dal suo staff sin dall’Under 14. Da ultimo, il Volley S3 rappresenta la nostra sfida perenne, ma quest’anno finalmente non partiremo da zero, anzi potremo iniziare a lavorare per la rinascita del settore giovanile dopo aver gettato le basi negli ultimi anni.” Non ha ancora parlato della prima squadra. “E’ l’unica squadra a cui non possiamo chiedere di più di quello che ha fatto dell’ultima stagione, altrimenti vorrebbe dire che andiamo in B1 – scherza il direttore sportivo – Abbiamo fatto un grande sforzo dal punto di vista tecnico per arrivare alla Serie B2, ne abbiamo fatto uno enorme dal punto di vista societario per decidere di farla e di iscrivere la squadra. È evidente che quest’anno raggiungere la salvezza sarà come aver vinto il campionato, anche se ho buone sensazioni e sono fiducioso che sapremo essere competitive. Ci mancano ancora un paio di elementi per completare la rosa, un laterale e un centrale, ma contiamo di chiudere nel più breve tempo possibile. Mi preme però sottolineare che non c’è nessuna pressione su questa squadra se non quella di dare tutto, in campo e fuori, senza farsi condizionare dall’aspettativa e dall’ansia, e senza farsi avvelenare da eventuali momenti di difficoltà tecnica, a cui non siamo più abituati da tre anni ormai, ma che sicuramente incontreremo. Dovremo essere brave a cogliere la Serie B come una grande occasione di crescita, tecnica, organizzativa e societaria, senza guardarci troppo indietro ma pensando immediatamente a come far meglio la palla successiva, la partita successiva. Se avremo questo atteggiamento, sono convinto che ci divertiremo anche quest’anno. Me le fate dire due ultime cose?” Ci mancherebbe. “Voglio salutare con affetto tutte le persone che saranno più con noi la prossima stagione. Tra di loro c’è chi ci lascia dopo una sola stagione, ma c’è anche chi ha trascorso tutta la sua carriera all’Olympia e a cui siamo particolarmente legati da un punto di vista umano oltre che sportivo. A loro voglio esprimere la mia massima gratitudine e riconoscenza, dicendo loro che la porta di Olympia è sempre aperta nel caso in cui le nostre strade dovessero incrociarsi di nuovo in futuro, perché se si è Olympia una volta, si rimane Olympia per sempre – conclude Ingrosso – Voglio infine ringraziare come sempre tutti quelli che lavorano perché Olympia continui a esistere, dallo staff tecnico in primis, ai dirigenti, ai segnapunti meticolosamente coordinati dall’infaticabile Giampietro Camporese, al direttivo, agli sponsor che continuano a sostenerci in una fase storica complicatissima dal punto di vista economico, alle atlete, alle loro famiglie e alle istituzioni senza le quali non potremmo continuare a fare attività. Sembrano frasi di circostanza, ma non lo sono, perché quello che facciamo non è uno sport di squadra solo in campo, ma lo è anche di più fuori, ed è solo grazie al saper fare squadra di così tante persone anche fuori dal campo che Olympia Volley, ancora una volta, c’è e ci sarà.”